Questo sito utilizza solo cookie tecnici al solo scopo di far funzionare il sito.
Se accetti di visitarlo clicca su chiudi.
Buona giornata.


ARTE E SCIENZA: CONFLITTO O COMPENETRAZIONE?

universo.jpgIl 3 ottobre 2009, dopo la pausa estiva, sono ripresi gli incontri del Caffè Filosofico. Il tema della serata riguardava un argomento complesso: ARTE E SCIENZA: conflitto o compenetrazione? Un argomento in stretta connessione con le attività che si svolgeranno nel corso della “Settimana della Scienza”, evento programmato nel periodo 6-13 novembre 2009 per ricordare i 100 anni del Futurismo e i 110 anni di illuminazione elettrica a Ferentino. (cfr. il Programma pubblicato nel Sito)
La discussione è partita dall’analisi della fotografia: IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME...
L’incommensurabile profondità del cosmo, la sua ineffabile armonia, l’ordine e la regolarità matematica che lo reggono sono segni tangibili della sintesi tra Arte e Scienza.
Arte senza regole e Scienza senza armonia delle proporzioni condannano l’Uomo a divenire disumano e a ridursi a meccanismo e sensazione.
“Restituire senso alla parola creatività. Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o stravagante o diverso e basta. Gli italiani, specie i più giovani - ce lo dicono le ricerche - hanno idee piuttosto confuse in proposito. […] Bisognerebbe restituire alla parola creatività la sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. È la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. È la scoperta che apre prospettive fertili. È l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi. In sostanza, creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità. E che, essendo tale, ci riempie di meraviglia e gratitudine.
[…] Creatività è un atteggiamento mentale. Una maniera di osservare il mondo cogliendo dettagli rilevanti e facendosi domande non ovvie. Uno stile di pensiero che unisce capacità logiche e analogiche ed è orientato a capire, interpretare, produrre risultati positivi. In questa vocazione pragmatica e progettuale sta la differenza tra creatività, fantasia e fantasticheria da un lato, arte di arrangiarsi dall’altro”. (A. TESTA, Sette suggestioni per il 2009, www.nuovoeutile.it).