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i un grande studioso, al momento della sua scomparsa, si cerca generalmente di tracciare un bilancio: Giulio Battelli, per l'eccezionale durata della sua vita e per la costanza della sua operosità, sfugge alla possibilità di un consuntivo e farebbe apparire ogni tentativo di calcolarne l'apporto al mondo degli studi null'altro che una spigolatura tra gli innumerevoli titoli della sua produzione o tra gli innumerevoli ruoli da lui ricoperti negli anni e mantenuti praticamente fino alla morte.

La sua bibliografia parla da sola: si può però tentare di restituire il profilo della sua ricca umanità e del suo infaticabile impegno attraverso le immagini della memoria.

Si coglie nella sua figura una complessità, dovuta alla vastità delle esperienze, dei contatti, degli studi, che suscita nella riflessione di chi pure lo ha conosciuto e frequentato - anche se, per forza di cose, limitatamente ad un segmento della sua esistenza - la consapevolezza di aver posato lo sguardo solamente su poche delle facce di un prisma, ma si colgono anche, con più diretta percezione istintiva, semplicità, linearità, immediatezza, quali elementi costitutivi del suo rapportarsi con gli altri: Battelli, pur abituato per naturale inclinazione e per frequentazione curiale alla sobrietà emotiva, non esitava a rendersi disponibile e a spendersi - ed è esperienza dei moltissimi che lo hanno avvicinato - per l'obbiettivo di un'effettiva sintonia con l'interlocutore.

Lo muoveva un genuino interesse verso tutto ciò che lo circondava, un desiderio di capire di più, di trovare le ragioni dietro le apparenze: proclamava spesso la sua curiosità e riusciva a comunicarla, creando le condizioni di incontri fruttuosi.

La sua immagine è segnata da questa curiosità originaria, innocente e al tempo stesso metodica; dalla assidua laboriosità che lo ha visto quotidianamente al tavolo di lavoro, attivo fino alla fine; dalla probità di persona del suo tempo, che non poneva mai in discussione le regole; dalla ordinata, sobria conduzione della sua vita di uomo e di studioso solidamente ancorato ad ogni aspetto sano e vitale dell'esperienza.
Accanto a questi aspetti che costituiscono la percezione più immediata ed umana che si ha di lui, c'è la figura di uomo delle istituzioni, che credeva nell'importanza degli organismi nazionali e internazionali, perché credeva nel valore dell'incontro e del dialogo: spettatore di due guerre mondiali, dalla tragedia della seconda, colta personalmente in concreto nel corso delle sue missioni di recupero e di salvataggio di documenti, codici, oggetti d'arte, aveva maturato una visione della cultura come positiva fonte di pacificazione, fulcro di possibili convergenze di interessi liberi da secondi fini, occasione di conoscenza reciproca, campo neutro e praticabile proprio per la sua natura di oggetto nobile e condiviso.
Il netto tratto di cosmopolitismo di Battelli era senza dubbio largamente alimentato dalla molteplicità di contatti garantitigli dall'aver scelto come base fondamentale della sua attività l'Archivio e la Biblioteca Vaticana - e naturalmente la Scuola Vaticana -: qui giungevano studiosi e allievi da tutto il mondo, qui si promuovevano imprese di largo respiro come il Censimento degli Archivi Ecclesiastici d'Italia voluto da Giovanni Mercati, la Bibliografia, lo Schedario Baumgarten, l'Index Actorum Romanorum Pontificum, e a tutte egli dava il suo apporto.

E tuttavia tale tratto coesisteva felicemente con la propensione a tutelare e promuovere lo studio delle specifiche realtà storiche locali: presente ed attivo in associazioni cittadine e regionali oltre che nazionali ed internazionali, a tutte le iniziative, da quelle minori a quelle di più solenne ufficialità, partecipava con lo stesso totale impegno e serietà, senza sottrarsi ad una sola riunione, ad una sola relazione, ad un solo incontro conviviale, manifestando nel rispetto degli altri il suo naturale, profondo senso di sé e formulando sul campo il messaggio di serietà, fermezza, semplicità e sobrietà da trasmettere alle svariate generazioni di giovani che gli crescevano via via a fianco.

Specifico del suo magistero è il fatto che, più che una vera discendenza di studiosi segnati da un indirizzo di scuola, attorno a lui si riconoscevano in generale allievi motivati all'operare, quei futuri funzionari bravi e responsabili in seguito sparsisi letteralmente per il mondo, a dare prova della volontà e della capacità acquisita di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale: era questa la preoccupazione più sentita da Battelli e l'obbiettivo che orientava gran parte della sua azione di insegnante e di organizzatore di cultura, pienamente conscio, per sensibilità personale e per ricchezza di esperienza, della fragilità e precarietà derivanti al bene culturale non solo dall'occorrenza di aggressioni materiali, ma anche e soprattutto dalla scarsa consapevolezza del suo valore nelle coscienze. E in questo quadro va ricordato quanto avesse a cuore l'immenso patrimonio degli archivi ecclesiastici, alla cui salvaguardia e promozione contribuiva con la preparazione di archivisti destinati specificamente a tale ambito e attraverso il sostegno costante all'Associazione archivistica ecclesiastica da lui stesso promossa.
Anche l'impostazione generale dei suoi studi di archivistica, paleografia e diplomatica, volta a fornire il quadro dello stato di ciascuna disciplina piuttosto che a problematizzarne i contenuti, si spiega ragionevolmente nell'ottica di un progetto diretto fondamentalmente a futuri operatori: concretezza, chiarezza e semplicità costituivano per Battelli degli imperativi didascalici, ai quali poteva essere sacrificata talvolta anche l'elaborazione sistematica, come nel caso della Diplomatica pontificia, dove, pur non mancando di produrre studi su problemi specifici di grande interesse, come le suppliche e i registri, ha finito per non corredare mai di un manuale (da tutti auspicato) la preziosa raccolta degli Acta Pontificum.

L'insegnamento di Battelli partiva dai problemi concreti dell'archivistica, si svolgeva materialmente sui documenti e sui codici, sviluppava discorsi aderenti all'oggetto, non cedeva mai alla tentazione di formulazioni dottrinali, non si scostava dalla realtà: al rigore del metodo univa la testimonianza personale, l'umanità e la generosità, veicolo anch'esse di conoscenza.

Alla sua profonda e sostanziale probità, al suo senso del servizio mi sento di ascrivere la scelta di privilegiare costantemente l'elaborazione di strumenti per la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale, a dimostrazione ulteriore del suo impegno personale nella diffusione del sapere, che fortunatamente non è rimasta priva di eco in quanti sono cresciuti sotto la sua guida.

Restano vivi, tra i suoi tratti salienti, quelli di uomo di solida identità, abituato ad esercitare la sua libertà senza dispendiose contrapposizioni, ma anche capace delle necessarie fermezze; di indagatore entusiasta e di coraggioso elaboratore di grandi progetti; di maestro rispettoso per principio di tutti e disposto al credito anche verso i più giovani, con aperture mentali inconsuete per la sua generazione; di testimone convinto di pace e di laboriosa costruttività: un modello difficilmente ripetibile, guidato da valori interiori profondi, sempre condivisi con la famiglia, fondamentale sostegno sempre discretamente al suo fianco.

Se la specificità dei ricordi personali e l'emozione che li accompagna non avranno compromesso il tentativo di obbiettività, questo profilo di Giulio Battelli non potrà risultare completo, ma si manterrà riconoscibile per chi lo ha avvicinato: obbedisce comunque all'intenzione di contribuire a mantenerne la memoria per chi non ha avuto la fortuna di incontrarlo.

RITA COSMA *


Rita Cosma Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria, CII (2005) Fascicolo secondo, p.367



 

NOTA BIOGRAFICA E BIBLIOGRAFICA

Se la bibliografia di Giulio Battelli può sperare di essere completa, non può presumere di esserlo la nota biografica relativa ad un'esistenza così ricca e così attiva: di essa si ricordano alcuni momenti significativi.

Nato a Roma l'11 aprile 1904, Giulio Battelli dichiara e dimostra di sentirsi romano, pur affermando di mancare della prescritta ascendenza di sette generazioni; a Roma vive e studia: negli anni della prima guerra mondiale frequenta il liceo e in seguito si laurea in Lettere alla ‘Sapienza'. Guidato da Pietro Fedele all'interesse per le fonti e per la paleografia, frequenta, contemporaneamente ai corsi universitari, il biennio della Scuola Vaticana di Paleografia, dove entra in contatto con uno dei suoi massimi referenti, Angelo Mercati, che lo fa nominare nel 1927 ‘scrittore' dell'Archivio. Per volontà di quest'ultimo e del card. Ehrle succede nel 1932 nella Scuola Vaticana a Bruno Katterbach: da questo momento data il suo impegno didattico, il cui articolato percorso si concluderà solo nel 1978.

Presso la stessa Scuola Vaticana incontra Anna Maria Cajani, che sposa nel 1936 e dalla quale ha i due figli Francesco e Maria: sostegno forte e discreto sempre al suo fianco, mancherà molti anni prima di lui.

Gli anni della seconda guerra mondiale sono quelli in cui si afferma il suo ruolo di inviato del Vaticano al salvataggio del patrimonio archivistico, bibliografico ed artistico a rischio di distruzione o dispersione: naturale modestia e spirito di servizio spingeranno Battelli ad attendere molti anni prima di affidare ad uno scritto quei ricordi straordinari.

I problemi alla vista intervenuti alla fine della guerra vengono affrontati con la consueta forza e positività, non interrompendo mai ricerca e produzione scientifica: all'insegnamento presso la Scuola Vaticana, ripreso nel 1946 e mantenuto poi fino al 1968, si affianca quello all'Ateneo Lateranense (1934-1966) e poi quello presso le Università di Macerata (1967-69) e di Roma (1970- 78).

La straordinaria operosità gli vale l'attribuzione di innumerevoli ruoli di rilievo presso le associazioni nazionali - e in particolare romane - e internazionali, dalla Società Romana di Storia Patria all'Istituto Nazionale di Studi Romani, al Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo; dall'Istituto storico italiano per il Medioevo alla Deputazione di Storia Patria per le Marche, a quella per l'Umbria; dalla Pontificia Accademia Romana di Archeologia all'Associazione Archivistica Ecclesiastica; dalla Commissione Internazionale di Diplomatica al Comité International de Paléographie Latine; dall'Associazione Archivistica Italiana al Gruppo dei Romanisti, agli Amici dei Musei di Roma, fino alla consegna nel 1996 del premio dei Cultori di Roma.

Con la partecipazione al X Congresso di Scienze Storiche nel 1955 inizia la frequentazione dei congressi internazionali e la collaborazione con referenti esteri, quali la British School at Rome o la direzione dei Monumenta Germaniae Historica (München), destinate a non venir in seguito mai trascurate.

L' impegno di studio lo porta a frequentare i luoghi di ricerca per lunghi anni anche dopo la fine della vita lavorativa attiva: la sua ultima presenza nell'Archivio Segreto Vaticano risale al dicembre del 2004, ma neppure questa data segna la fine del suo lavoro scientifico, al quale attende ancora con l'aiuto di giovani amici studiosi disposti a raccogliere i dati che gli occorrono, fino a due mesi prima di morire, nella notte tra il 9 e il 10 marzo 2005.



1. Bruno Katterbach, in «Archivalische Zeitschrift», III. Folge, 8 (1932), pp. 309-310.

2. Acta Pontificum, Città del Vaticano 1933 (Exempla scripturarum edita consilio et opera procuratorum Bibliothecae et tabularii Vaticani, fasc. III), con 40 tavv.; per la 2a ed. vedi n. 58.

3. Come si tiene un archivio, in Atti della prima Settimana d'Arte Sacra per il Clero (8-14 ottobre 1933), a cura della Pontificia Commissione Centrale per l'Arte Sacra in Italia, Città del Vaticano 1934, pp. 155-165.

4. La "pecia" e la critica del testo dei manoscritti universitari medioevali, in «Archivio Storico Italiano», XCIII (1935), fasc. II, pp. 244-252; anche in n. 77, pp. 1-11.

5. Intorno alle "Novae Constitutiones" aggiunte da Innocenzo IV alla raccolta gregoriana delle Decretali, in Acta Congressus Iuridici Internationalis VII saeculo a Decretalibus Gregorii IX et XIV a Codice Iustiniano promulgatis (Romae, 12-17 novembris 1934), III, Romae 1936, pp. 465-475; anche in n. 77, pp. 13-23.

6. Lezioni di paleografia, a cura della Pontificia Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, Città del Vaticano 1936. Per la 2a, la 3a e la 4aed. vedi nn. 7, 22 e 131.

7. Lezioni di paleografia, 2a ed., a cura della Pontificia Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, Città del Vaticano 1939. Per la 1a, la 3a e la 4a ed. vedi nn. 6, 22 e 131.

8. Bibliografia [di A. Mercati], in Omaggio a Mons. Angelo Mercati, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, nel LXX compleanno, con l'indice bibliografico dei suoi scritti, Città del Vaticano 1940, pp. 21-37 (non firmata).

9. Le decime pontificie del Lazio nei secoli XIII e XIV, in Atti del V Congresso Nazionale di Studi Romani (Roma, 24-30 aprile 1938), a cura di C. Galassi Paluzzi, III, Roma 1942, pp. 75-82.

10. Una supplica e una minuta di Nicolò III, in «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken», XXXIII (1942), pp. 33-50, con 1 tav.; anche in n. 77, pp. 25-44.

11. Il comune di Ferentino e i francescani nei secoli XIII e XIV, in «Archivio della R. Deputazione Romana di Storia patria», LXVII (1944), pp. 361-369.

12. Una supplica originale "per fiat" di Urbano V. Contributo alla storia della Cancelleria Pontificia nel sec. XIV, in Scritti di Paleografia e Diplomatica in onore di Vincenzo Federici, Firenze 1944, pp. 275-292, con 1 tav.; anche in n. 77, pp. 45-62.

13. L'Archivio Segreto Vaticano, in Il Vaticano nel 1944, Roma 1944, pp. 171-174.

14. Per la tutela del patrimonio storico e archivistico, in «Ecclesia», IV (1945), pp. 118-121; anche in n. 77, pp. 63-72.

15. Il lezionario di S. Sofia di Benevento, in Miscellanea Giovanni Mercati, VI, Paleografia - Bibliografia - Varia, Città del Vaticano 1946 (Studi e Testi, 126), pp. 282-291; anche in n. 77, pp. 73-84.

16. Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Latium, Città del Vaticano 1946 (Studi e Testi, 128), con 1 carta geogr.

17. [Resoconto e statistiche circa lo stato degli archivi ecclesiastici italiani durante e al termine della guerra], in Rapporto finale sugli Archivi, a cura della Commissione Alleata, APO 394, Sottocommissione per i Monumenti, Belle Arti e Archivi, Roma 1946, pp. 10-12, 73-75, 89-90 (non firmato).

18. Il censimento degli archivi ecclesiastici d'Italia e la loro tutela durante la guerra, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», I (1947), pp. 113-116; anche in n. 77, pp. 85-90.

19. Gli archivi ecclesiastici d'Italia danneggiati dalla guerra, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», I (1947), pp. 306-308; anche in n. 77, pp. 91-95.

20. Rc. a Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», I (1947), pp. 447-455.

21. De quodam "exemplari" Parisino Apparatus Decretorum, in «Apollinaris», XXI (1948), pp. 135-145.

22. Lezioni di paleografia, 3a ed., a cura della Pontificia Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, Città del Vaticano 1949 (con 12 rist. anast. tra 1965 e 1997). Per la 1a, la 2a e la 4a ed. vedi nn. 6, 7 e 130.

23. Il Primo Congresso degli archivisti italiani ed il centenario di Luigi Fumi [cronaca del Congresso, Orvieto, 23-24 ottobre 1949], in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», III (1949), pp. 285-286.

24. Una guida dell'Archivio Vaticano [rc. di K.A. Fink, Das Vatikanische Archiv. Einfuhrung in die Bestande und ihre Erforschung, Rom 1951], in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», V (1951), pp. 118-120.

25. Tra codici e documenti, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», V (1951), pp. 120-121.

26. Scritti di Mons. Angelo Mercati, in Miscellanea archivistica Angelo Mercati, Città del Vaticano 1952 (Studi e Testi, 165), pp. IX-XXVII [non firmato].

27. Il sepolcro di San Benedetto [notizia di Il sepolcro di S. Benedetto, Montecassino 1951 (Miscellanea Cassinese, 27)], in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», VI (1952), pp. 135-137.

28. La pubblicazione del carteggio delle Nunziature pontificie in Italia, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», VI (1952), p. 291.

29. Convegno storico nonantolano [cronaca del Convegno di studi storici per la celebrazione del 1200° anniversario della fondazione dell'Abbazia di Nonantola, Modena-Nonantola, 13-14 settembre 1952], in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», VI (1952), pp. 293-294.

30. Il più antico calendario di Nonantola, in Miscellanea di studi nonantolani [= «Atti e Memorie della Deputazione di Storia patria per le antiche provincie Modenesi», s. IX, V (1953)], pp. 290-313, con 4 ill.

31. Ricerche sulla pecia nei codici del "Digestum Vetus", in Studi in onore di Cesare Manaresi, Milano 1953, pp. 309-330.

32. Annotazioni a Sacra Congregatio Concilii Epistula circa il prestito del materiale conservato negli archivi ecclesiastici d'Italia, del. card. Bruno, in «Monitor ecclesiasticus», LXXVIII (1953), pp. 206-207.

33. La Scuola di Archivistica presso l'Archivio Segreto Vaticano, in «Archivum. Revue internationale des Archives», III (1953), pp. 45-49.

34. I Transunti di Lione del 1245, in Festgabe zur Hundert-Jahr-Feier des Instituts für österreichische Geschichtsforschung [= «Mitteilungen des Instituts für österreichische Geschichtsforschung», LXII (1954)], pp. 336-364.

35. Nomenclature des écritures humanistiques, in Nomenclature des écritures livresques du IXe au XVIe siècle. Premier Colloque International de Paléographie latine (Paris, 28-30 avril 1953), Paris 1954 (Colloques internationaux du C.N.R.S., Sciences humaines, IV), pp. 35-44, con 10 figg.

36. Annotazioni a Statuto e Regolamento della Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica eretta presso l'Archivio Vaticano, in «Monitor ecclesiasticus», LXXIX (1954), pp. 69-72.

37. Resoconto della riunione tenuta il 5 novembre 1954 presso l'Archivio Segreto Vaticano per esaminare la proposta di ricostruire la "Commissione permanente internazionale per la Bibliografia dell'Archivio Vaticano", [Città del Vaticano 1954], pp. 3-16 [non firmato].

38. Le ricerche storiche nell'Archivio Vaticano, in X Congresso Internazionale di Scienze Storiche (Roma, 4-11 settembre 1955). Relazioni, I: Metodologia - Problemi generali - Scienze ausiliarie della storia, Firenze 1955, pp. 449-477.

39. L'Archivio Vaticano e le ricerche storiche, in «Ecclesia», XIV (1955), pp. 475-480.

40. Angelo Mercati (1870-1955), in «Archivio Storico Italiano», CXIII (1955), pp. 597-598.

41. Franco Bartoloni (1914-1956), in «Archivio Storico Italiano», CXIV (1956), pp. 801-802.

42. Due frammenti dei registri membranacei di Clemente VI, in «Bullettino dell'"Archivio Paleografico Italiano"», n.s., II-III (1956-1957), Numero speciale in memoria di Franco Bartoloni, parte I, pp. 69-76.

43. Come è sorta l'Associazione Archivistica Ecclesiastica, in «Archiva Ecclesiae», I (1958), pp. 5-8.

44. Il censimento degli Archivi Ecclesiastici d'Italia, in Il primo Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Roma, 5-8 novembre 1957), in «Archiva Ecclesiae», I (1958), pp. 81-84.

45. Gli Archivi e le ricerche storiche, in Il primo Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Roma, 5-8 novembre 1957), in «Archiva Ecclesiae», I (1958), pp. 111-118.

46. I registri delle suppliche e dei decreti di mons. Landriani e del card. Sega nunzi in Francia (1591-1594), in Mélanges offerts par ses confrères étrangers à Charles Braibant, Bruxelles 1959, pp. 19-29, con 2 tavv.; anche in n. 77, pp. 243-255.

47. Istruzioni per il censimento dei documenti pontifici dal 1198 al 1417, in Il secondo Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Milano, 8-12 settembre 1958), in «Archiva Ecclesiae», II (1959), pp. 173-175.

48. La Bibliografia dell'Archivio Vaticano, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», XIV (1960), pp. 135-137 [cronaca firmata "G. B."]; anche in n. 77, pp. 259-261.

49. L'indice dei registri pontifici, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», XIV (1960), pp. 137-138 [cronaca firmata "G. B."]; anche in n. 77, pp. 261-262.

50. Il censimento dei documenti pontifici dal 1198 al 1417, in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», XIV (1960), pp. 138-140 [cronaca firmata "G. B."]; anche in n. 77, pp. 262-264.

51. Aspetti giuridici ed esigenze scientifiche nella fotografia dei fondi archivistici, in Il terzo Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Napoli, 25-29 settembre 1961), in «Archiva Ecclesiae», III-IV (1960-1961), pp. 58-76; anche in n. 77, pp. 265-285.

52. Mezzi bibliografici d'informazione e di studio presso l'Archivio Vaticano [relazione svolta all'XI Congresso nazionale archivistico italiano, Ascoli Piceno, 10-12 settembre 1961], in «Rassegna degli Archivi di Stato», XXII (1962), pp. 25-32; anche in n. 77, pp. 287-296.

53. Bibliografia dell'Archivio Vaticano, a cura della Commissione Internazionale per la Bibliografia dell'Archivio Vaticano, Direttore della Redazione Giulio Battelli, I, Città del Vaticano 1962; per i voll. II, III e IV, vedi nn. 56, 59, 63.

54. Archivi, biblioteche e musei: compiti comuni e zone d'interferenza, in Il quarto Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Roma, 11-14 settembre 1962), in «Archiva Ecclesiae», V-VI (1962-1963), pp. 62-75; anche in n. 77, pp. 297-312.

55. Il corso di Archivistica presso l'Archivio Segreto Vaticano, in Il quinto Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Orvieto-Roma, 23-26 settembre 1963), in «Archiva Ecclesiae», V-VI (1962-1963), pp. 156-158.

56. Bibliografia dell'Archivio Vaticano, a cura della Commissione Internazionale per la Bibliografia dell'Archivio Vaticano, Direttore della Redazione Giulio Battelli, II, Città del Vaticano 1963; per i voll. I, III e IV, vedi nn. 53, 59, 63.

57. "Membra disiecta" di Registri Pontifici dei secoli XIII e XIV, in Mélanges Eugène Tisserant, IV: Archives Vaticanes - Histoire ecclèsiastique, Città del Vaticano 1964 (Studi e Testi, 234), pp. 1-34; anche in n. 77, pp. 313-348.

58. Acta Pontificum, ed. secunda aucta, Città del Vaticano 1965 (Exempla scripturarum edita consilio et opera procuratorum Bibliothecae et Tabularii Vaticani, fasc. III), con 50 tavv.; per la 1a ed. vedi n. 2.

59. Bibliografia dell'Archivio Vaticano, a cura della Commissione Internazionale per la Bibliografia

     dell'Archivio Vaticano, Direttore della Redazione Giulio Battelli, III, Città del Vaticano 1965; per i

     voll. I, II e IV, vedi nn. 53, 56, 63.

60. Schedario Baumgarten. Descrizione diplomatica di bolle e brevi originali da Innocenzo III a Pio IX. Riproduzione anastatica con introduzione e indici a cura di Giulio Battelli, I: Innocenzo III - Innocenzo IV (An. 1198-1254), Città del Vaticano 1965; per il vol. II, vedi n.62
61. Intervento sulla relazione di J. Šebánek, Die Möglichkeit weiterer Entwicklung der Diplomatik im Rahmen der historischen Mediävistik, in 62XIIe Congrès International des Sciences Historiques (Vienne, 29 août-5 septembre 1965), V: Actes, Horn-Wien 1965, pp. 639-641; anche in n. 77, pp. 349-353.

62. Schedario Baumgarten. Descrizione diplomatica di bolle e brevi originali da Innocenzo III a Pio IX. Riproduzione anastatica con introduzione e indici a cura di Giulio Battelli, II: Alessandro IV - Benedetto XI (An. 1254-1304), Città del Vaticano 1966; per il vol. I, vedi n. 60

63. Bibliografia dell'Archivio Vaticano, a cura della Commissione Internazionale per la Bibliografia dell'Archivio Vaticano, Direttore della Redazione Giulio Battelli, IV, Città del Vaticano 1966; per i voll. I, II e III, vedi nn. 53, 56, 59.

64. Gli antichi codici di San Pietro di Perugia, in Convegno storico per il Millennio dell'Abbazia di S. Pietro in Perugia (29 settembre-2 ottobre 1966) [= «Bollettino della Deputazione di Storia patria per l'Umbria», LXIV (1967)], t. II, pp. 242-266; anche in n. 77, pp. 355-381.

65. Problemi archivistici vecchi e nuovi in rapporto alla estensione della consultabilità dei documenti, in Atti dell'VIII Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Padova, 25-28 settembre 1967), in «Archiva Ecclesiae», X-XI (1967-1968), pp. 120-131.

66. Due codici scritti a Macerata alla metà del Quattrocento, in «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Macerata», I (1968), pp. 241-253, con 1 tav.; anche in n. 77, pp. 383-395.

67. Le pecie della glossa ordinaria al Digesto, al Codice e alle Decretali in un elenco bolognese del Trecento, in Atti del II Congresso Internazionale della Società Italiana di Storia del Diritto (Venezia, 18-22 settembre 1967), Firenze 1970, pp. 3-22: anche in n. 77, pp. 397-418.

68. Giorgio Cencetti, in «Studi Romani», XVIII (1970), pp. 477-478.

69. I più antichi codici della badia di Fiastra, in «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Macerata», III-IV (1970-1971), pp. 469-490, con 5 tavv.; anche in n. 77, pp. 419-440.

70. Sigilli cecoslovacchi nell'Archivio Vaticano, in Miscellanea di studi in onore del prof. J. Šebánek [= «Folia diplomatica», I (1971)], pp. 23-39; anche in n. 77, pp. 441-459.

71. Le raccolte documentarie del card. Albornoz sulla pacificazione delle terre della Chiesa, in El Cardenal Albornoz y el Colegio de España, I, Bolonia 1972 (Studia Albornotiana, XI), pp. 521-567; anche in n. 77, pp. 461-507.

72. L'Orazionale di Trani, in Studi in onore di D. Tommaso Leccisotti nel suo 50° di Sacerdozio, I [= «Benedictina», XIX (1972), n. 2], pp. 271-287, con 2 tavv.; anche in n. 77, pp. 509-527.

73. [Intervento sulla lezione di A. Petrucci, Libro, scrittura e scuola], in La scuola nell'Occidente latino dell'alto medioevo (15-21 aprile 1971), Spoleto 1972 (Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'alto medioevo, XIX), pp. 363-366, 369.

74. Per una diplomatica dei nunzi pontifici: un frammento di registro dell'anno 1404, in Miscellanea in memoria di Giorgio Cencetti, Torino 1973, pp. 539-554, con 1 tav.; anche in n. 77, pp. 529-546.

75. Problemi generali della diplomatica pontificia, in Atti del III Congresso Internazionale di Diplomatica. Roma, 29 settembre-2 ottobre 1971 [= «Annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell'Università di Roma», XI (1971)], pp. 29-45; anche in n. 77, pp. 547-565.

76. Un appello di Carlo d'Angiò contro Manfredi, in Studi sul Medioevo cristiano offerti a Raffaello Morghen per il 90° anniversario dell'Istituto Storico Italiano (1883-1973), I, Roma 1974 (Studi storici, 83-87), pp. 71-85.

77. Scritti scelti. Codici - documenti - archivi, a cura della Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, Premessa, tabula gratulatoria e bibliografia di G. Battelli a cura di G. Gualdo. Indice dei manoscritti e dei documenti d'archivio a cura di M. Iatta Stellin, Roma 1975, con 14 tavv. (rist. dei nn. 4, 5, 10, 12, 14, 15, 18-21, 30, 31, 34, 38, 42, 46, 48-52, 54, 57, 61, 64, 66, 67, 69-72, 74, 75).

78. Eugenio Duprè Theseider, in «Studi Romani», 23 (1975), pp. 492-493. Necrologio.

79. Ricerca di fondi di archivi ecclesiastici conservati fuori della loro sede originaria, in Atti del X Convegno degli Archivisti Ecclesiastici (Milano, 16-19 settembre 1974), in «Archiva Ecclesiae», XII-XVII (1969-1974), pp. 101-107.

80. Il più ricco fondo diplomatico delle Marche: le pergamene di Fiastra, in Documenti per la storia della Marca. Atti del decimo Convegno di Studi Maceratesi (Macerata, 14-15 dicembre 1974) [= «Studi Maceratesi», 10 (1976)], pp. 79-104.

81. Una proposta per un indice dei registri pontifici, in Informatique et histoire médiévale. Communications et débats de la Table ronde CNRS, organisée par l'École française de Rome et l'Institut d'Histoire médiévale de l'Université de Pise (Rome, 20-22 mai 1975), a cura di L. Fossier, A. Vauchez, C. Violante, [Rome] 1977 (Collection de l'École française de Rome, 31), pp. 19-29.

82. [Discorso introduttivo al Convegno di studio tenuto in occasione del Centenario della Società Romana di storia patria (Roma, 5-8 dicembre 1976)], in «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 100 (1977), pp. 9-12.

83. "Gratiae rotulares" originali dell'antipapa Benedetto XIII, in Römische Kurie. Kirchliche Finanzen. Vatikanisches Archiv. Studien zu Ehren von Hermann Hoberg, I, Roma 1979 (Miscellanea Historiae Pontificiae, 45), pp. 56-63.

84. Gli archivi ecclesiastici, in Archivi biblioteche ed editoria libraria per la formazione culturale della società italiana. Atti del Convegno Nazionale di Grottaferrata, 22-25 giugno 1978, Roma 1980, pp. 81-110.

85. Le fonti per la storia di Ferentino nel medioevo. Comunicazione tenuta nel Convegno su "I Cisterciensi e il Lazio" (Roma, 17-20 maggio 1977), promosso dall'Istituto di storia dell'arte dell'Università di Roma, in «Storia della Città», 15-16 (1980), pp. 9-16.

86. Un documento albornoziano fra le pergamene di Chiaravalle di Fiastra, in El Cardenal Albornoz y el Colegio de España, IV, Bolonia 1979 (Studia Albornotiana, XXXV), pp. 121-129.

87. Per una nuova lettura della "Descriptio Marchiae Anconitanae", in Uomini, insediamenti, territorio nelle Marche dei secoli XIII-XVI. Atti del Convegno (Ascoli, 25-27 maggio1979) [= «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Marche», 84 (1979)], pp. 9-30.

88. L'exemplar della Summa di Enrico di Gand, in Clio et son regard. Mélanges d'histoire de l'art et d'archéologie offerts à Jaques Stiennon à l'occasion des ses vingt-cinq ans d'inseignement à l'Université de Liège, éd. par R. Lejeune et J. Deckers, Liège 1982, pp. 23-33, con figg.

89. Discorso ufficiale... per l'Unione Internazionale degli istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte in Roma (per il centenario dell'Istituto Storico Austriaco, 1982), in «Römische Historische Mitteilungen», 24 (1982), pp. 29-31.

90. Documento pontificio, in «Boletin de la Sociedad Castellonense de Cultura», LVIII (oct.-dic. 1982), cuad. IV, pp. 573-627.

91. Documento sulla presenza dello Studio romano in Trastevere, in Studi in onore di Leopoldo Sandri, Roma 1983, pp. 93-106.

92. Nel centenario dell'"Archivio Paleografico Italiano", in «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 106 (1983), pp. 349-356.

93. Conclusioni, in L'Archivio Segreto Vaticano e le ricerche storiche (Città del Vaticano, 4-5 giugno 1981), a cura di P. Vian, Roma, Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte in Roma, 1983, pp. 207-212.

94. Discorso d'inaugurazione, in Gli archivi privati ieri e oggi (Roma, Palazzo Doria, 31 marzo 1982), a cura dell'Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Lazio, Roma 1984, pp. 13-18.

95. Ricordo di mons. Angelo Mercati, in Card. Giovanni - Mons. Angelo Mercati. XXV anniversario della morte del Cardinale. Commemorazioni tenute il 23 ottobre 1982, Reggio Emilia 1985, pp. 35-49, con fot.

96. Tra Leonardo Mansueti perugino e l'antica biblioteca di S. Domenico a Perugia, in The Memory be green, Perugia 1985, pp. 33-53, con 3 tavv.

97. In margine all'attentato di Anagni: sulla sorte dell'Archivio Pontificio, in Scritti in onore di Filippo Caraffa, Anagni 1986 (Biblioteca di Latium, 2), pp. 254-265.

98. L'istituzione della Scuola di Paleografia presso l'Archivio Vaticano e l'insegnamento di Isidoro Carini, in Cento anni di cammino. Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica (1884-1984). Atti delle manifestazioni per il Centenario della Scuola con documentazione relativa alla sua storia, a cura di T. Natalini, Città del Vaticano 1986, pp. 47-72.

99. Tre "brevi" devozionali del ‘500. Un nuovo testo del "Pater noster" di san Giuliano, in Miscellanea di studi marchigiani in onore di Febo Allevi, a cura di G. Paci, Agugliano (AN) 1987 (Università degli Studi di Macerata, Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia, 36), pp. 23-34, con una tav.

100. Il calendario Barcellonese del codice Ottoboniano 3058, in «Annuario de Estudios medievales», 17 (1987), pp. 341-356, con una tav.

101. Documenti falsi introdotti dolosamente nell'Archivio e nella Biblioteca Vaticana nel 1933 e 1934, in Fälschungen im Mittelalter. Internationaler Kongreß der Monumenta Germaniae Historica, München, 16.-19. September 1986, IV, Diplomatische Fälschungen (II), Hannover 1988 (M.G.H., Schriften, Bd. 33/IV), pp. 129-136.

102. Osservazioni sull'exemplar, in La production du livre universitaire au Moyen Âge. Exemplar et pecia. Actes du symposium tenu au Collegio San Bonaventura de Grottaferrata en mai 1983, textes réunis par L.J. Battaillon, B.G. Guyot, R.H. Rouse, Paris 1988, pp. 115-123.

103. Un codice della Certosa di Trisulti recentemente recuperato (Vallicelliano B 46), in Scire litteras. Forschungen zum mittelalterlichen Geistesleben, hrsg. S. Krämer u. M. Bernhard, München 1988 (Bayerische Akademie der Wissenschaften. Philosophisch-Historische Klasse. Abhandlungen, n.f., 99), pp. 13-20, 2 figg.

104. La Scuola di Paleografia, Diplomatica e Archivistica presso l'Archivio Vaticano, in Un secolo di paleografia e diplomatica (1887-1986). Per il centenario dell'Istituto di paleografia dell'Università di Roma, a cura di A. Petrucci e A. Pratesi, Roma [1988], pp. 1-19.

105. Le iscrizioni cristiane di Roma, in «Saitabi. Revista de historia, arte y arqueología», XXXIX (1989), pp. 39-61, con 10 figg.

106. Il libro universitario, in Civiltà comunale: libro, scrittura, documento. Atti del Convegno, Genova 8-11 novembre 1988, Genova 1989 [= «Atti della Società ligure di storia patria», n.s., XXIX, fasc. II], pp. 281-308.

107. Ricordo di Papa Luna, in Notariado público y documento privado: de los orígenes al siglo XIV. Actas del VII Congreso Internacional de Diplomática, Valencia 1986, Valencia 1989 (Papers y documents, 7), pp. 143-151.

108. Note al Sacramentario anagnino (cod. Chigiano C.VI.174), in Scritti in memoria di Giuseppe Marchetti Longhi, II, Anagni 1990 (Biblioteca di Latium, 11), pp. 213-226, 4 tavv. a colori.

109. I diplomi di Enrico VI nell'Archivio Vaticano, in Il Lazio meridionale tra Papato e Impero al tempo di Enrico VI. Atti del Convegno internazionale, Fiuggi-Guarcino-Montecassino, 7-10 giugno 1986, Roma 1991 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Saggi, 16), pp. 43-65.

110. Il Codice diplomatico di Terracina. Un capitolo di storia medievale. (Comunicazione inedita al convegno su Urbano e l'anno Mille a Terracina. Anno urbaniano, 1088-1988, Terracina 30 ottobre 1988).

111. Intervento al Symposium "Trivium, Quadrivium, Studium": las abreviaturas en la ensenanza medieval y la transmision del saber (Barcelona, 12-14 giugno 1989), IV, Barcelona 1991, pp. 13-14.

112. Le decime pontificie del Lazio (secoli XIII-XIV), in L'Hostie et le Denier. Les finances ecclesiastiques du haut Moyen Âge à l'époque moderne. Actes du Colloque de la Commission internationale d'histoire ecclesiastique comparée (Genève, août 1989), ed. par M. Pacaut et O. Fatioavec, Genève 1991, pp. 70-78.

113. Il rotolo di suppliche dello Studio di Roma a Clemente VII antipapa (1378), in «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 114 (1991), pp. 27-56.

114. La Società romana di storia patria, in Speculum mundi, Roma 1993, pp. 733-766, 4 tavv.

115. Docenti e studenti del regno di Aragona allo Studio di Roma (1378), in XIV Convegno di Storia della Corona d'Aragona, II, Sassari 1994.

116. Motivi figurativi antichi nei manoscritti latini altomedievali, in Testo e immagine nell'alto medioevo (15-21 aprile 1993), Spoleto 1994 (Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'alto medioevo, XLI), pp. 505-531, con 32 tavv.

117. José Ruysschaert, in «Studi romani», 41 (1993), pp. 317-318.

118. José Trenchs Odena e i nuovi orientamenti della diplomatica pontificia, in «Estudis Castellonencs», 6 (1993), pp. 5-11.

119. La "Bibliografia dell'Archivio Segreto Vaticano" come mezzo ausiliario della ricerca, in Archivi e archivistica a Roma dopo l'Unità. Genesi storica, ordinamenti, interrelazioni. Atti del Convegno, Roma 12-14 marzo 1990, Roma 1994, pp. 257-264 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi, 30).

120. Nuovi documenti vaticani sulla ricostituzione della diocesi di Jaca (1571), in XV Congreso de História de la Corona de Aragón. Actas, III, Zaragoza 1994, pp. 147-159.

121. La biblioteca pubblica di Urbino istituita da Clemente XI nel 1719, in «Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le Marche» (in corso di stampa).

122. I notai apostolica auctoritate. Proposta di una ricerca d'interesse europeo, in Colóquio de la Comisión Internacionál de Diplomática, Sevilla, 22-24 sept. 1994 (inedito).

123. Scrittura e decorazione dei libri universitari (sec. XIII-XIV), in X Curso de Verano de Laredo, Univ. de Santander (31 agosto 1994) (inedito).

124. Motivi di tradizione antica nella miniatura medievale (con proiezioni), ibid. (inedito).

125. Gaetana Scano, in «Studi Romani», XLIII (1995), pp. 113-114.

126. Opere d'arte nella bufera, in Il Lazio in guerra 1943-1944: testimonianze dirette della guerra vissuta dalla popolazione della regione, Roma 1997 [= «Lunario Romano», 1996], pp. 445-447, 2 ill.

127. I notai pubblici di nomina papale nel Duecento. Proposta di una ricerca d'interesse europeo, in «Archivum Historiae Pontificiae», 36 (1998), pp. 59-106.

128. L'esame di idoneità dei notai pubblici apostolica auctoritate nel Duecento, in Forschungen zur Reichs-, Papst- und Landesgeschichte. Peter Herde zum 65. Geburtstag von Freunden, Schülern und Kollegen, hrsg. von K. Borchardt und E. Bünz, Teil 1, Stuttgart 1998, pp. 255-263.

129. La canzone di Benedetto Menzini dedicata a Cristina di Svezia per la conquista di Buda (1686), in Ultra Terminum vagari. Studi in onore di Carl Nylander, a cura di B. Magnusson, S. Renzetti, P. Vian, S. J. Voicu, Roma s. a. [ma 1998], pp. 19-26, 2 tavv.

130. Lezioni di paleografia, 4a ed., a cura della Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, Città del Vaticano 1999. Per la 1a, la 2a e la 3a ed. vedi nn. 6, 7 e 22.

131. Arenga papale nelle nomine di notai imperiali, in Papsturkunden und europäisches Urkundenwesen. Studien zu ihrer formalen und rechtlichen Kohärenz vom 11. bis 15. Jahrhundert, Köln 1999 (Archiv für Diplomatik, Schriftgeschichte, Siegel- und Wappenkunde. Beihefte, 7), pp. 393-400.

132. I notai imperiali auctoritate nelle Marche al tempo di Federico II (1220-1250), in Federico II e le Marche, Jesi, Palazzo della Signoria, 2-4 dicembre 1994, a cura di C. D. Fonseca, Roma 2000 (Comitato nazionale per le celebrazioni dell'VIII centenario della nascita di Federico II. Atti di Convegni, 5), pp. 221-242.

133. Una lettera del 1850 al direttore de "L'Osservatore Romano", in «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 123 (2000), pp. 201-210.

134. Archivi, biblioteche e opere d'arte: ricordi del tempo di guerra, in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, VII, Città del Vaticano 2000 (Studi e Testi, 369), pp. 53-104.

135. Cento anni a Roma. Ricordi di un romano, in «Strenna dei Romanisti», LXII (2001), pp. 19-32.

136. "L'Osservatore Romano" degli anni 1849-1852, in «Strenna dei Romanisti», LXIII (2002), pp. 17-30.

137. Suppliche al papa di Giacomo II, re di Maiorca, e di Giacomo II, re di Aragona, in «Anuario de Estudios Medievales», 31/1 (2002), pp. 3-34, 8 tavv.

138. Piazza Navona del tempo mio, in «Strenna dei Romanisti», LXIV (2003), pp. 19-25.

139. La tradizione delle lettere di Urbano VI , in «Studi medievali», 3a serie, anno LXIV, fasc. III, dicembre 2003: A Claudio Leonardi, pp. 1217-1229.

140. Ricordo di mio zio Alfonso, in «Strenna dei Romanisti», LXV (2004), pp. 33-44, 2 tavv.

141. Ricordi di Michele Di Pietro, "zio cardinale", in «Strenna dei Romanisti», LXVI (2005), pp.41-50.


VOCI DELL'ENCICLOPEDIA CATTOLICA

 vol. I, 1948

Abbreviazioni paleografiche latine (coll. 49-53);

Anello del pescatore (coll. 1219-1220);

Archivi Ecclesiastici. Speciali provvidenze della S. Sede per la conservazione degli Archivi

Ecclesiastici (col. 1832);

Archivista di Santa Romana Chiesa (col. 1837).

vol. II, 1949

Ars dictandi (col. 26);

Bene Valete (coll. 1316-1321);

Beneventana, scrittura e miniatura (coll. 1617-1618);

Bibliotecario di Santa Romana Chiesa (coll. 1778-1781);

Bolla (col. 1791);

Bollatica, scrittura (col. 1791).

vol. III, 1949

Breve (coll. 79-80);

Chirografo (col. 1555).

vol. VII, 1951

Jaffè, Philipp (col. 551);

Katterbach, Bruno (col. 661);

Kehr, Paul Fridolin (col. 668);

Liber diurnus (coll. 1262-1267).

vol. VIII, 1952

"Motu proprio" (col. 1487);

Notae iuris (col. 1955).

vol. IX, 1952

Pecia (coll. 1045-1046).

vol. X, 1953

Registri pontifici (coll. 656-660);

Rota (coll. 1392-1394);

Rotolo liturgico (coll. 1399-1402).


vol. XI, 1953

Schiaparelli, Luigi (coll. 46-47);

Scriniarii (col. 174);

Supplica (coll. 1578-1580).

vol. XII, 1954

Vaticano: Archivio Vaticano (coll. 1131-1135);

Vidimus (coll. 1389-1390).

Voce dell'Enciclopedia Universale dell'Arte:

Scrittura [scritture nazionali, carolina e gotica], vol. XII, 1964, coll. 333-335.

Voce del Dizionario biografico degli Italiani:

Carini Isidoro, vol. XX, 1977, pp. 102-106.


Giulio Battelli

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Giulio Battelli (Roma, 11 aprile 1904) è stato un archivista, paleografo e docente universitario italiano.

Discepolo di Pietro Fedele, si è laureato nel 1925 presso la Scuola Vaticana di Archivisitica. Dal 1932 è stato archivista presso l'Archivio Segreto Vaticano. Dallo stesso anno, e fino al 1974, ha insegnato paleografia e diplomatica presso la Pontificia scuola vaticana di paleografia, di cui è diventato direttore emerito. È stato docente delle stesse discipline anche all'Università Lateranense (dal 1933 al 1967), alla Sapienza (dal 1965 al 1968) e all'Università di Macerata (dal 1970 al 1975).

Fra le sue principali pubblicazioni, si ricordano le più volte ristampate Lezioni di paleografia, gli Scritti scelti: codici, documenti, archivi (Scuola vaticana di paleografia e diplomatica, 1975), nonché le curatele di Latium (Biblioteca Apostolica Vaticana, 1946), dei Umbrae codicum occidentalium sub auspiciis societatis codicum Mediaevalium studiis promovendis (Amsterdam, in 9 volumi dal 1960 al 1966), dello Schedario Baumgarten (Archivio Segreto Vaticano, 4 volumi dal 1965 al 1986).

Membro di accademie ed istituti sia nazionali che internazionali, collaboratore dell'Enciclopedia Cattolica, nel 1996 ha ricevuto dal sindaco di Roma, Francesco Rutelli, il premio dei «Cultori di Roma».

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