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A cinquant'anni dalla restituzione al culto della chiesa dell'Università.

La commemorazione lunedì 16 giugno 2008
Nel pieno delle celebrazioni per i 700 anni di fondazione dell'Ateneo si cala il mezzo secolo dalla restituzione al culto della chiesa dell'Annunziata, comunemente detta dell'Università. La cerimonia avrà luogo a Perugia, lunedì 16 giugno 2008, alle ore 17.30.
Nel 1810, con il trasferimento dei monaci Olivetani, l'Ateneo perugino ebbe l'opportunità di trasferirsi nel monastero di "Montemorcino nuovo", edificio che, ancora oggi, ospita il Rettorato. La chiesa, edificata su disegno del Vanvitelli, dedicata all'Annunciazione di Maria, fu adibita ad Aula Magna; destinazione che rimase tale sino al 1958. In quegli anni, infatti, il Magnifico Rettore Giuseppe Ermini incaricò l'architetto Giuseppe Nicolosi di disegnare la nuova Aula Magna; una volta ultimata, la chiesa dell'Annunziata tornò alla sua funzione originaria. Nel gennaio del 1958, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, venne celebrata, dall'arcivescovo monsignor Pietro Parente, la prima messa nel ritrovato edificio alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
Cinquant'anni dopo quel fatto tanto importante per la comunità universitaria - la chiesa dell'Annunziata è punto di riferimento per tanti studenti - viene ricordato con la cerimonia di lunedì 16 giugno.
Alle 17.30, dopo l'esecuzione dell'Inno di sant'Ercolano, Patrono della Città e dell'Ateneo, è previsto il saluto del professor Francesco Bistoni, Rettore dell'Ateneo perugino. Seguirà l'intervento del professor Franco Mezzanotte (Università degli Studi di Perugia) che illustrerà gli aspetti storici della chiesa dell'Annunziata. Porterà poi una testimonianza il professor Massimo Ermini (Università degli Studi di Pisa), figlio del compianto Rettore Giuseppe Ermini che, con forza, volle il recupero della chiesa. Alle ore 19 monsignor Giuseppe Chiaretti, Arcivescovo Metropolita di Perugia - Città della Pieve, presiederà la Santa Messa.

Perugia, 13 giugno 2008



La nuova residenza universitaria della studentessa
PERUGIA - Il 28 gennaio 2009 è stata inaugurata la nuova residenza universitaria della studentessa dedicata al professor Giuseppe Ermini.La figura del professor Giuseppe Ermini, ex rettore dell'Università di Perugia ed ex ministro della Pubblica istruzione, è stata ricordata prima dell'inizio della cerimonia, dalla figlia Letizia Ermini (Università degli Studi "La Sapienza", Roma) e da Enrico Menestò (Università di Perugia).
Alla cerimonia hanno partecipato l'assessore alla Cultura della Regione Umbria, Silvano Rometti, il rettore Francesco Bistoni, il commissario straordinario dell'Adisu Maurizio Oliviero e il sindaco Renato Locchi. "La residenza - ha sottolineato Oliviero - è un ulteriore tassello nell'ambito delle politiche dell'Agenzia (Adisu) che, di concerto con l'Università degli Studi di Perugia e con la Regione Umbria, intende riqualificare le strutture esistenti e realizzare nuovi posti alloggio a disposizione degli studenti. Un progetto complessivo di ospitalità che pone già da adesso Perugia tra le eccellenze nazionali. E' l'azione più qualificante che si possa offrire in termini di servizi agli studenti". Un rappresentante degli studenti, membro del Comitato di controllo, ha evidenziato come residenze di questo tipo aiutino a combattere la piaga dell'abusivismo e dell'affitto in nero, e offrono spazi sicuri lontani dalla criminalità. 
La residenza conta più di 170 posti letto in camere singole e doppie, ciascuna con servizio proprio e accesso a Internet, ed è dotata di uno spazio lavanderia interno. Inoltre è stata tenuta in considerazione l'importanza di mantenere la valenza storica dell'edificio, riqualificando spazi ritenuti significativi come il cortile e la Chiesa di San Giorgio. Infatti la struttura si trova sita in Corso Garibaldi, rione di porta S. Angelo un tempo considerato uno dei rioni più belli e caratteristici della città. La residenza è stata ristrutturata in due fasi. 
La prima, finanziata dalla Regione, è già operativa da qualche anno. La seconda è stata realizzata per il 50 per cento con il finanziamento della Regione e per l'altra metà mediante i finanziamenti stabiliti dal Miur. Il progetto è stato attuato dall'Adisu senza appalti esterni, avvalendosi del contributo tecnico delle risorse interne all'amministrazione.