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Cronache
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Premio della Cultura “Don Giuseppe Morosini”

È stato assegnato il giorno 3 aprile 2009, 65° anniversario della fucilazione di don Giuseppe Morosini, il Premio nazionale della Cultura a lui intitolato. Quest’anno sono stati insigniti dell’onorificenza: il Vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico, il Procuratore della Repubblica di Frosinone, dott.ssa Margherita Gerunda, il questore Goffredo Sottile, già commissario prefettizio di Ferentino negli anni ottanta. L’ambita onorificenza è stata consegnata dal Prefetto di Frosinone, dott. Piero Cesari, nella solenne sala di rappresentanza del Palazzo “Martino Filetico” di Ferentino durante una toccante cerimonia.
La manifestazione era iniziata alle ore 9,00 con la celebrazione della messa in cattedrale officiata dal vescovo mons. Spreafico. Importanti le parole pronunciate durante l’omelia: “Ripensiamo a quei tempi e alla vita di don Morosini. Sembra di riascoltare le parole del profeta Geremia: Sentivo la calunnia di molti: Terrore all’intorno! Denunciatelo! Sì, lo denunceremo. Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta. Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta. Anche per don Giuseppe la denuncia e la delazione condussero inesorabilmente alla morte… La vita del cristiano, cari amici, è lotta, certo una lotta non violenta, senza armi, ma pure sempre lotta e resistenza”.
Dopo il rito religioso si è snodato un lungo corteo di studenti e Autorità lungo le vie di Ferentino, corteo che ha sostato dinanzi ai luoghi della memoria civica per deporvi le corone onorarie: il sacrario di S. Ippolito dove riposano le spoglie mortali di don Giuseppe Morosini, la lapide commemorativa della strage delle Fosse Ardeatine (Piazza Mazzini), il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (Piazza Matteotti), il monumento a don Giuseppe Morosini (Vascello).
La cerimonia ha avuto un alto momento culturale con la conferenza del prof. Francesco Malgeri dell’Università “La Sapienza” di Roma e con l’intermezzo musicale curato dei giovani studenti della Scuola Media “Giorgi-Fracco”, che hanno eseguito anche la famosa “Ninna Nanna”, composta da don Morosini per il figlio nascituro di Epimenio Liberi, un compagno di cella in Regina Coeli.