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La storia
Bonum est faciendum
et persequendum
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ALFONSO GIORGI


Alfonso Giorgi nacque in Ferentino il 7 marzo 1824 da Felice ed Anna Avanzi. Rimasto orfano del padre in tenera età (1829), crebbe in una famiglia di fervidi sentimenti religiosi. Frequentò il Collegio Gesuitico di Ferentino fin al conseguimento della laurea in giurisprudenza. Consigliere comunale di Ferentino fin dal 1850, consigliere provinciale dal 1856, fu Gonfaloniere dal 1857 al 1869. I suoi veri interessi non si rivolsero alla politica, ma alla cultura: infatti fu molto versato negli studi giuridici, archeologici, numismatici e storici. Nel 1851 divenne socio corrispondente dell’Imperiale Istituto Archeologico Germanico di Roma e da questa collaborazione scaturirono amicizie importanti: con Guglielmo Henzen, con Bartolomeo Borghesi, con l’archeologo Giovanni Battista De Rossi e con il grande Teodoro Mommsen, ospitato più volte in casa Giorgi a Ferentino tra il 1876 3 il 1879 mentre stava lavorando alla stesura del X Libro del C. I. L. (Corpus Inscriptionum Latinarum). Dopo l’annessione di Ferentino al Regno d’Italia Alfonso Giorgi si ritirò dalla vita politica, essendo un fervente militante nel partito papalino; successivamente rientrò in politica e fu sindaco di Ferentino nel biennio 1885-86. si prodigò moltissimo per la tutela del grande patrimonio culturale della città, facendo includere nell’elenco dei monumenti nazionali la splendida chiesa di S. Maria Maggiore. Alfonso Giorgi morì il 31 marzo 1889 a 65 anni. La sua salma riposa nella cappella del cimitero ferentinate, dove fu traslata il 1° ottobre 1890.