Ferentino ha avuto una gloriosa storia relativamente alle istituzioni scolastiche che illustrarono la città nel corso dei secoli. È assai nota e famosa la storia della scuola maschile ferentinate.
L’istituzione educativa, forse evoluzione di una preesistente scuola cattedrale, ebbe grande rigoglio nel XV secolo, dapprima grazie al lascito del canonico Tuzi, poi con la cospicua donazione dell’umanista Martino Filetico (1430 ca. - 1490 ca.) (Per la storia dell’istituzione Cfr.: aa. vv., Martino Filetico umanista e maestro di vita, Atti del Convegno Ferentino 12-13 novembre 1988, Casamari, 1990; aa. vv., 1490-1990. Quaderno del quinto centenario di Martino Filetico, Atti del Convegno Ferentino 5 aprile 1990, Casamari, 1992; b. valeri, Sanità e cultura a Ferentino nei secolo XVI e XIX, in per la storia economica e sociale di Ferentino, a cura di Alfio Cortonesi, Comune di Ferentino-Assessorato alla Cultura, Ferentino 1993, pp. 55-83).
Non priva di importanza la scuola femminile, che a Ferentino vide i natali con l’arrivo agli inizi del XVIII secolo delle Maestre Pie Venerini. Nel 1789, all’indomani della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (26 agosto), che proclamava solennemente l’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge (art. 1) e come diritto inalienabile e fondamentale la capacità di comunicare liberamente i propri pensieri e opinioni, e quindi di non avere impedimenti a “parlare, scrivere, stampare” (art. 11), a Ferentino il 22 ottobre il consiglio comunale, riunito in seduta plenaria e presieduto dallo stesso governatore Ermenegildo Gabrielli, deliberò di accollarsi gli oneri delle spese di affitto dei locali e dello stipendio alle maestre. La scuola femminile non era più una scuola privata, nata dalla spontanea e pia volontà di benefattori, ma vedeva il coinvolgimento delle pubbliche istituzioni. Nel corso del XIX secolo questa istituzione scolastica crebbe e si consolidò nella struttura didattica ed educativa e fu potenziata dallo zelo pedagogico e religioso di Madre Caterina Troiani (Per la storia dell’istituzione Cfr.: b. valeri, La scuola elementare femminile di Ferentino e l’opera di Caterina Troiani, in Scuola e itinerari formativi dallo stato pontificio a Roma capitale. L’istruzione primaria, a cura di C. Covato e M. I. Venzo,
Con l’unificazione d’Italia e la proclamazione di Roma capitale del regno (1870) le nuove istituzioni politiche si impegnano a favorire la costruzione della cittadinanza attraverso interventi a sostegno e promozione della scuola. A Ferentino, tra il 1870 e il 1876, campeggia la figura del sindaco Achille Giorgi, che giovandosi della felice congiuntura scolastica cittadina, promosse e potenziò non solo le scuole primarie, ma anche le superiori, nonostante che gli ostacoli da superare fossero notevoli per le gravissime condizioni finanziarie del Comune. Al sindaco Achille Giorgi si devono anche l’istituzione del Collegio-Convitto nazionale “Martino Filetico” (a gestione comunale), l’istituzione dei due orfanotrofi maschile e femminile fondati alla metà del XIX secolo grazie al lascito del vescovo Vincenzo Macioti, e, nel 1872, l’istituzione della Scuola Tecnica ad indirizzo commerciale e di un corso di Agraria.
L’istituzione scolastica a indirizzo commerciale conobbe varie traversie causate prima dall’era fascista (durante la quale vennero soppresse le classi del corso superiore di secondo grado, permettendo in Ferentino solo il triennio di avviamento professionale) poi dalle riforme scolastiche dell’era repubblicana. Negli anni Sessanta, con l’avvento della Scuola Media Unificata, scomparve la scuola di avviamento professionale e venne concessa la sezione staccata dell’Istituto Professionale per il Commercio di Frosinone.
I due indirizzi di studio in questo periodo hanno realizzato una certa integrazione, amalgamandosi nel piano dell’offerta formativa, annualmente predisposto. Nell’A. S. 2007-2008 il “Lolli Ghetti” acquisisce nel suo piano di offerta formativa l’indirizzo Erica (perito aziendale corrispondente in lingue estere) e il profilo Geometri (Progetto ETA Cinque, ossia Edile Territorio Ambiente – Progetto Assistito Cinque).
“Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune” (Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino, Parigi, 26 agosto 1789, art. 1).