Questo sito utilizza solo cookie tecnici al solo scopo di far funzionare il sito.
Se accetti di visitarlo clicca su chiudi.
Buona giornata.

Cronache
Bonum est faciendum
et persequendum
Italian English French German Portuguese Russian Spanish

IL SALOTTO DI ALFONSO GIORGI
CONVERSAZIONI DI STORIA

Cronaca dell’incontro del 26 aprile 2009


santo-ambrogio.jpgIl 26 aprile 2009 nell’austera cornice della Biblioteca storica di Alfonso Giorgi, nel Palazzo Giorgi Roffi Isabelli di Ferentino, si è svolto il primo incontro culturale del “Salotto di Alfonso Giorgi, conversazioni di storia”. Il tema dell’incontro, al quale ha partecipato numeroso e qualificato pubblico, era dedicato al martire Ambrogio centurione, protettore di Ferentino.
Il tema è stato scelto per la prossimità della ricorrenza dell’inventio delle reliquie di Ambrogio, avvenuta il 27 aprile del 1639 e del 1° maggio, solenne celebrazione ferentinate del patrocinio del Martire. Le relazioni storiche sono state svolte dalla prof.ssa Biancamaria Valeri (La festa di S. Ambrogio a Ferentino) e dalla prof.ssa Maria Teresa Valeri (S. Ambrogio Martire: il Patrono e la Città, la Storia e la Fede ….).
La prima relazione è stata incentrata sulla memoria storica di Ambrogio, documentata dalla Passio del VII sec. (Biblioteca Nazionale di Parigi) e dalla serie di testimonianze dell’epoca bassomedievale conservate negli Statuti Comunali di Ferentino (XV sec. exeunte). Biancamaria Valeri ha presentato i documenti mettendoli in collegamento con le testimonianze storiche riportate nei libri delle Riformanze comunali, conservate nell’Archivio Storico Comunale e Notarile “Antonio Floridi”. È la documentazione comunale molto doviziosa di particolari per ricostruire la storia della devozione e della religiosità popolare verso S. Ambrogio. La documentazione comunale ci assicura la memoria del “miracoloso” ritrovamento delle reliquie nell’altare della Cappella dedicata al Martire (Cattedrale di Ferentino) il 27 aprile 1639 ed in particolare tramanda lo svolgimento della cerimonia celebrativa del 1° maggio, ossia della processione solenne, voluta dal vescovo Ennio Filonardi per ringraziare Dio dell’inventio miracolosa. Questa processione si rinnova ininterrottamente ogni anno con gran concorso di fedeli e autorità, seguendo minuziosamente ancora oggi il cerimoniale impostato nel 1639. Il discorso si è poi incentrato sull’impegno della Comunità a far modellare la statua votiva in argento del Santo (1641), opera dell’argentiere romano Fantino Taglietti, e della macchina processionale (1735), opera dell’intagliatore Filippo Cianfarani.

Ferentino, particolare della processione di S. Ambrogio (1° maggio) - Reliquia di S. Ambrogio conservata nella cappella del Palazzo Giorgi Roffi Isabelli (Ferentino)


La seconda relazione ha presentato i luoghi archeologici ferentinati connessi alla passio di S. Ambrogio: il teatro romano di Ferentino, l’acropoli romana (nella tradizione locale identificata come “carcere di S. Ambrogio”), le epigrafi, i legami della Famiglia Giorgi Roffi Isabelli con la storia e la devozione al Martire. La relatrice ha presentato interessanti documenti storici che testimoniano l’impegno della Famiglia Roffi Isabelli nel restauro della macchina processionale del Santo e della cattedrale di Ferentino, dove è collocato il sacrario cosmatesco del Martire. La Famiglia Roffi Isabelli custodisce una reliquia di S. Ambrogio, dono del vescovo Domenico Bianconi (18 aprile 1919). Mons. Bianconi concesse alla Famiglia Roffi Isabelli di esporre tale reliquia nella cappella del loro palazzo.